Il Mercato della Terra Colline Novaresi
Il taglio del nastro il 13 aprile a Borgomanero, poi l’appuntamento con i produttori che difendono la biodiversità ruoterà in diverse località del medio novarese
Ogni nuovo Mercato della Terra che inaugura in giro per il mondo è un’occasione di festa, perché tra i banchi dei produttori che vi aderiscono – a prescindere dalla latitudine – si difende e si promuove la biodiversità alimentare, si sostiene il lavoro di chi è in prima linea per un cibo buono, pulito e giusto per tutti, e si sviluppa un senso di comunità che va oltre al semplice rapporto tra venditore e acquirente. Ma il Mercato della Terra che inaugura a Borgomanero (Novara) il prossimo 13 aprile – il Mercato della Terra delle Colline Novaresi – è un po’ più speciale ancora, perché è il cinquantesimo in Italia.
La cipolla è la regina, ma non c’è solo lei…
Sabato 13 aprile l’appuntamento è dalle 10 alle 21 nel cortile del collegio Don Bosco di Borgomanero, in viale Savio 9. Nei mesi successivi, il mercato ruoterà in diverse località del medio novarese: «La seconda edizione si svolgerà domenica 12 maggio a Cureggio, sabato 31 agosto e domenica 1 settembre torneremo a Borgomanero in Villa Marazza per il Parco del Gusto e per la Festa dell’Uva, sabato 14 e domenica 15 settembre faremo tappa a Fontaneto d’Agogna per la Fiera della Cipolla Bionda e il primo dicembre saremo infine a Carpignano Sesia» spiega Luca Platini, presidente della Condotta Slow Food Colline Novaresi e coordinatore del mercato. «Ma il nostro obiettivo, già per il 2025, è di aggiungere nuove date, ruotando possibilmente in altre località limitrofe – prosegue Platini –, nell’intento di diffondere ulteriormente l’idea e i valori di Slow Food. Il nostro è un progetto pluriennale e di territorio e, anche per questo motivo, invitiamo i cuochi della zona a venire a trovarci e a conoscere nuovi potenziali fornitori».
Parlando di territorio, è inevitabile partire dalla regina del mercato, la cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto, Presidio Slow Food di lunga data: «In un certo senso è stata l’elemento trainante di questa avventura – racconta Francesca Giustina, che del Mercato della Terra delle Colline Novaresi è la portavoce – nel senso che la nostra cipolla è molto conosciuta e radicata nel territorio. Ma una delle regole che ci siamo dati nel mettere a punto il mercato è stata l’eterogeneità dei produttori partecipanti». A testimoniare l’entusiasmo verso l’iniziativa c’è il numero di membri fondatori della Comunità Slow Food del mercato: ben 37 produttori. «A seconda della stagionalità e della disponibilità di materie prime, ruoteranno edizione dopo edizione» aggiunge. Il 13 aprile, in occasione del taglio del nastro, saranno presenti in 25: tra le tante cose, oltre naturalmente alla cipolla, si potrà acquistare frutta e verdura, conserve e composte, farine e panificati, olio, birre artigianali, zafferano, formaggi e molto altro. Non mancheranno i Presìdi Slow Food, a cominciare dalla gallina bianca di Saluzzo, e poi ancora saranno ospiti la Comunità Slow Food per la tutela degli insetti Pronubi dell’Alto Piemonte e la Comunità Slow Food per la valorizzazione del riso Razza77. «Un ventaglio di proposte che siamo convinti possano soddisfare tutti, sia chi verrà a fare la spesa sia chi invece deciderà di fermarsi a consumare qualcosa nei food truck presenti per l’occasione» conclude la portavoce.
Il programma della giornata
Ogni tappa dell’itinerante Mercato della Terra delle Colline Novaresi, che è organizzato dalla Comunità e dalla Condotta Slow Food delle Colline Novaresi in collaborazione con gli attori locali (come Pro Loco e Confraternite, scuole, ristoranti) e con il patrocinio e il sostegno dei Comuni ospitanti, sarà arricchito da momenti di sensibilizzazione sul tema delle produzioni alimentari rispettose degli ecosistemi e della biodiversità e da iniziative speciali: il 13 aprile, dopo il taglio del nastro, la direttrice generale di Slow Food Italia, Serena Milano, e il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, dialogheranno confrontandosi su tematiche comuni alle due associazioni.