Merano, primavera hygge
Le succulente protagoniste ai Giardini Trauttmansdorff, lo Yoga Meeting dedicato al pianeta, la fioritura del Merano Flower Festival: tre appuntamenti nella città che magnifica la bellezza
C’è un po’ di Danimarca a Merano? Di certo non parliamo del clima, perché da queste parti la primavera accarezza la pelle e bacia l’anima. Eppure sì, un refolo di quel Paese si spinge fino a qua, dove fra le Alpi s’insinua l’aria mediterranea: e quel refolo è l’hygge. Termine che abbiamo imparato a conoscere, il “segreto svelato” dei danesi in cima alle classifiche delle nazioni più felici al mondo, di chi sa godersi il bello della vita con le giuste persone, un ambiente accogliente, una quotidianità appagante.
Natura, equilibrio interiore, bellezza. Procedono a braccetto, nella primavera meranese che è tridimensionale nelle sue manifestazioni: la nuova stagione dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, la dodicesima edizione dello Yoga Meeting, il ritorno del Merano Flower Festival.
Sarà il 29 marzo quando i Giardini di Castel Trauttmansdorff, orto botanico fra i più celebri e celebrati in Europa, riapriranno le proprie porte. La primavera è un tripudio di germogli, si passeggia fra tappeti fioriti ricamati da migliaia di tulipani, narcisi, nontiscordardime e papaveri d’Islanda, mentre camelie esotiche, ciliegi ornamentali giapponesi ed eleganti peonie catturano lo sguardo. Come da tradizione, la stagione dei Giardini coincide con una mostra speciale, quest’anno dedicata alle succulente. Spinose, costolate, pelose, ispessite, sferiche, piatte, colonnari: sono tutti attributi che descrivono le succulente.
Piante immagazzinatrici d’acqua, prosperano in luoghi molto aridi utilizzando sorprendenti strategie di sopravvivenza e sono inoltre estremamente varie e utili. L’esposizione “Succu… cosa?” illustra l’incredibile diversità e le ingegnose tecniche di sopravvivenza sviluppate dalle succulente, alcune delle quali forniscono frutti deliziosi, sostanze curative, fibre resistenti e persino noti liquori. Lo potrete scoprire anche con stazioni interattive e visite guidate. Link a www.trautmansdorff.it