
Apre il 1° marzo il Salone del Vino di Torino
Più di 500 cantine, oltre 60 masterclass gratuite e tante novità in un’unica grande location, le OGR Torino

Il Salone del Vino Torino giunge alla sua III edizione, da sabato 1 a lunedì 3 marzo, all’interno di un unico grande spazio, le OGR Torino. Ad anticiparlo, una settimana di eventi diffusi in tutta la città all’interno del ricco palinsesto OFF del Salone, che, da quest’anno, ruota attorno a 4 sedi principali: OFF TOPIC, Combo Torino, Mercato Centrale e Eataly Torino Lingotto. Sono infatti oltre 50 gli appuntamenti in programma da lunedì 24 febbraio che accompagnano il pubblico fino al lungo week end delSalone del Vino di Torino. Una manifestazione dedicata a tutti gli amanti del vino, in una grande “cantina aperta per tutte le cantine piemontesi”, fra tradizione e innovazione, cultura e letteratura.
Mission del Salone del Vino Torino 2025 è raccontare il patrimonio vitivinicolo del Piemonte in tutte le sue sfaccettature, coinvolgendo tutti i territori del vino della nostra regione, approfondendone tipicità e unicità, analizzando i nuovi trend e le sfide del futuro.
«Il Salone del Vino Torino 2025 cresce sia negli spazi espositivi che nelle collaborazioni con il mondo del vino piemontese, permettendo ancora di più al grande pubblico di conoscere caratteristiche, peculiarità e varietà di ogni nostro vitigno, attraverso le numerose masterclass gratuite. Siamo molto orgogliosi di questa edizione: sarà infatti un’esperienza immersiva e partecipata. Una settimana unica, per Torino e il Piemonte», sottolinea Patrizio Anisio, Direttore del Salone del Vino di Torino.
Non solo un “salone” dove si potrà degustare il vino insieme alle storie e ai racconti di tante produttrici e dei produttori coinvolti, ma anche una grande “fiera” dove acquistare le etichette preferite, come in cantina.
Per la prima volta sarà presente un’area ospite: ‘Fuori Piemonte’, dove sarà possibile incontrare cantine da tutta Italia che si sono distinte per attenzione alla sostenibilità, grande qualità e nuove sperimentazioni in vigna, come per l’utilizzo di vitigni piwi.