Bibbiena: successo straordinario per la I edizione del Festival della Fotografia Italiana
Annunciati i vincitori della prima edizione del prestigioso Premio Editoriale “MARIÆ NIVIS 1567”: un tributo all’eccellenza e alla creatività nel mondo del libro fotografico
Si è conclusa con un successo straordinario la prima edizione del Festival della Fotografia Italiana, che ha registrato oltre 8.000 visitatori dal 14 giugno al 6 ottobre 2024. Questo evento, organizzato dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche (FIAF), ha celebrato la ricca tradizione e l’innovazione della fotografia italiana, attirando professionisti del settore, appassionati e curiosi nel cuore del Casentino, in Toscana.
Il Festival ha saputo raccontare la storia della fotografia italiana dal dopoguerra ad oggi, con un focus sull’evoluzione iconografica del nostro Paese, mettendo in dialogo i grandi maestri, le nuove generazioni di autori e l’avanguardia dell’intelligenza artificiale.
Accanto a questo percorso espositivo e narrativo, il Festival ha messo in risalto l’importanza dell’editoria fotografica, ponendola sin dalla sua prima edizione al centro della sua missione. Con iniziative come il Premio Editoriale “MARIÆ NIVIS 1567” e un forte focus sul self-publishing, la FIAF ha voluto sottolineare che l’editoria non è un elemento accessorio per la diffusione della cultura visiva, ma una delle colonne portanti che il Festival continuerà a sostenere e promuovere con crescente impegno.
Vincitori del Premio Editoriale “MARIÆ NIVIS 1567”
Uno dei momenti culminanti del Festival è stata la cerimonia di premiazione del prestigioso Premio Editoriale “MARIÆ NIVIS 1567”, dedicato ai libri fotografici italiani pubblicati negli ultimi due anni.
Nella categoria Libri Autoprodotti, il 1° premio è stato assegnato a Eleonora Calvelliper l’opera “Making Love To G is gonna be like the first time I tried a cheeseburger”, mentre il 2° premio ex-aequo è andato a Michela Mariani per “Qui è tutto oro” e Pierfrancesco Celada per “One a day”.
Per la sezione Libri Editati, il 1° premio è stato assegnato a Nicola Bertasi con “Like rain falling from the sky” edito da Studio Faganel, seguito dal 2° premio ex-aequo a Laura Leonelli con “Io non scendo” e Franco Zecchin con “Letizia”, entrambi pubblicati da Postcart Edizioni. Inoltre, tra le venti opere finaliste, il Premio del Pubblico è stato conferito ad Alessandro Mazzola per l’opera “H.M.”.
Questi premi non solo riconoscono il talento individuale degli autori, ma rappresentano anche un tributo al valore e all’impatto culturale delle opere editoriali nel panorama della fotografia italiana.
“L’editoria fotografica è un pilastro fondamentale per la diffusione della cultura visiva, sia in Italia che all’estero,” ha dichiarato Roberto Rossi, direttore artistico del festival. “Attraverso il Premio Editoriale “MARIÆ NIVIS 1567” e il focus dedicato al self-publishing, il Festival della Fotografia Italiana ha voluto sottolineare l’importanza di promuovere le opere fotografiche come strumento di narrazione e riflessione critica. La FIAF è fortemente impegnata a sostenere l’editoria fotografica e continueremo a incentivare il dialogo tra fotografia e editoria, creando spazi d’incontro per generare nuove opportunità di crescita per l’intero settore.”
Un Festival ricco di contenuti e promotore di nuovi lavori e didattica
Oltre ai premi, il festival ha offerto una vasta gamma di mostre ed eventi che hanno esplorato le molteplici sfaccettature della fotografia italiana. “Fotografia Italiana: mappe, percorsi e linguaggi”, la mostra centrale curata da Denis Curti, ha riunito cento autori tra i più influenti della fotografia italiana, offrendo un percorso che ha attraversato decenni di storia, dal dopoguerra ai giorni nostri, celebrando la diversità e la ricchezza delle visioni fotografiche italiane.
Un tratto distintivo del Festival è stato il suo impegno nella produzione di nuovi lavori fotografici. Tra questi, il progetto di Simone Donati che ha esplorato, attraverso un linguaggio fotografico originale, i temi della politica e del territorio italiano e la mostra pionieristica di Barbara Zanon, “Al di là dello sguardo”, che ha utilizzato l’intelligenza artificiale per raccontare le storie di migranti in Italia.
La didattica, infine, è stata un altro pilastro fondamentale del festival, con la Masterclass “Ivano Bolondi”, che ha visto la partecipazione di giovani fotografi in una settimana di residenza artistica. Guidati dal fotografo Simone Donati, i partecipanti hanno sviluppato progetti fotografici e audiovisivi esplorando il territorio del Casentino. I risultati di questa esperienza formativa saranno esposti nell’edizione del 2025, offrendo ai giovani autori una preziosa vetrina per il loro talento.
Prossima edizione
“Con oltre 8.000 visitatori, questa prima edizione del Festival della Fotografia Italiana è stata un successo oltre ogni aspettativa,” ha dichiarato Roberto Rossi, direttore artistico del festival. “Siamo entusiasti della risposta del pubblico e del grande coinvolgimento agli eventi didattici, conferenze e mostre. Questo risultato rafforza la nostra convinzione di dover continuare a sostenere e promuovere la fotografia italiana, creando uno spazio dove giovani talenti e maestri affermati possano confrontarsi e crescere insieme. Con l’entusiasmo suscitato da questa edizione, stiamo già lavorando alla prossima, nel 2025, arricchendola con nuove iniziative e progetti innovativi per approfondire l’evoluzione della cultura visiva. Sono certo che il Festival della Fotografia Italiana si consoliderà come uno degli appuntamenti culturali più rilevanti a livello nazionale.”